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LE PAURE DI UNA MADRE CON UNA FIGLIA DISABILE IN TEMPO DI CORONAVIRUS ..e non solo…

Oggi è  una giornata strana….forse sta cominciando a fare un brutto effetto questa clausura ..necessaria ma devastante..

Tutte queste notizie,tragiche, tutte queste morti nelle case di cura/  RSA o residenze x disabili ( forse in numero minore…o forse non ci sono notizie..) 

È  tanto tempo, da quando tutto questo virus è  apparso ed ha creato tutte questi contagi, ricoveri, morti , che mi corrode il dubbio che se una come mia figlia dovesse arrivare al pronto soccorso con difficoltà respiratorie non venga adeguatamente assistita…

 la paura di   non avere   idea di come possa venire  assistita è forte e reale. E comunque terrorizza il fatto che non abbiamo certezza di aver  raggiunto un’uguaglianza di diritti che dovrebbe essere scontata.

È un pensiero angosciante:   perché se mia figlia, (e sto facendo il possibile perché  ciò  non accada), dovesse ammalarsi, sarebbe un disastro. Non riesco nemmeno a immaginare una sua degenza in un pronto soccorso, un luogo a lei ignoto e pauroso, circondato da gente vestita con camici strani, con una mascherina sul viso al posto di un sorriso, isolata da tutti i suoi cari. Non capirebbe nulla di quello che le accade intorno e in più starebbe male, malissimo, senza un conforto, un abbraccio dalla sua mamma o del suo babbo

Per noi sarebbe un incubo …pensarla rinchiusa in una stanza dove lei sicuramente non vorrebbe stare, si ribellerebbe, sarebbe agitatissima urlerebbe e piangerebbe disperata….. 

Per non parlare del terrore di poterla perdere per sempre, senza neanche un bacio dei suoi, un abbraccio . Sembra un’esagerazione, e invece, in questi giorni maledetti, non lo è. Potrebbe benissimo succedere, come succede centinaia di volte al giorno in ogni paese del mondo.

A volte basta un niente, basta una distrazione, come non lavarsi le mani dopo essere tornati dal supermercato, un bacio rubato, e questo incubo allucinante potrebbe diventare realtà.  

E se ci ammalassimo io e mio marito? Cosa ne sarebbe di lei ? 

 Che giornata brutta oggi ….eppure potrebbe essere una realtà..per qualcuno lo è stata o lo sarà. 

Questo dovrebbe far riflettere un po tutti, anche chi non è  toccato dal problema disabilità perché  si prenda coscienza di quanto è maggiormente  difficile la vita di queste famiglie fatta  di sacrifici e di paure…grandi paure di un quotidiano  ignoto e insicuro nel suo  procedere .

Marisa Biancardi

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